Archive for novembre, 2016

CHE COS’E’ L’AMORE?

28/11/2016

Proprio l’altro giorno, in una classe, durante un incontro del percorso di educazione affettiva e sessuale, tra le domande scritte dai ragazzi c’era questa: “Ci può spiegare  che cos’è l’Amore?”.

Dentro di me una forte emozione, un tonfo al cuore, gli occhi lucidi. Come rispondere ad una domanda così grande? E che grande cuore per fare una domanda così bella e profonda. Ho riflettuto lì per lì su cosa dire, non è stato facile. L’Amore è indescrivibile, è soggettivo, è multiforme, è intimo, è universale. L’Amore è tutto, in tutto e in tutti.

Ho chiesto a loro cosa pensavano fosse l’Amore, quello che è successo è stato meraviglioso. Si sono guardati l’un latro, qualcuno pensava, qualcuno sorrideva. Ognuno ha dato una risposta diversa e inaspettata.

“L’Amore è quando ti piace così tanto una persona che se la vedi senti una cosa strana nella pancia.”

“L’Amore è quando gioco con il mio cagnolino.”

“L’Amore è quando una mamma e un papà vogliono un bambino.”

“L’Amore è quando la mamma ti dà il bacio della buonanotte.”

“L’Amore è quando i nonni si prendono per mano, anche se sono vecchi.”

“L’Amore è quando mio fratello regala i fiori alla sua fidanzata e lei gli regala i cioccolatini”

“L’Amore è quando soffro per te.”

“L’Amore è quando dici TI AMO.”

“L’Amore è anche quando non calpesti i fiori nei prati.”

“L’Amore non so cosa sia, ma pare sia una cosa bella, anche se fa venire mal di pancia.”

“L’Amore è quella cosa invisibile dentro al cuore che ti fa sognare anche se sei sveglio.”

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E secondo te…che cos’è l’Amore?

I FIOCCHI BIANCHI

08/11/2016

Eh già… In ostetricia si vedono sempre fiocchi azzurri e rosa appesi alle porte delle stanze dei reparti, che annunciano la nascita di bimbi appena arrivati in mezzo a noi.

Purtroppo però, a volte, ci sono anche quelli che io chiamo “i fiocchi bianchi”: bimbi che arrivano e volano subito via.

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Il mio primo ficco bianco è stato Lorenzo. Ricordo che il suo cuore di appena 18 settimane ha smesso di pulsare tra le mie mani. Non ha avuto la forza di continuare a battere, o forse aveva già combattuto con tutto se stesso e non poteva più continuare. Giusto il tempo di scegliere un nome e battezzarti con la soluzione fisiologica, poi te ne sei andato. Chissà dove…

Per qualcuno i fiocchi bianchi sono vittime del più crudele destino, che non ha concesso loro la possibilità di scoprire cos’è la vita. Per altri invece sono privilegiati, perché sono passati dall’altra parte del cielo senza dover lottare sulla Terra.

La frase “Mi dispiace tantissimo, ma purtroppo non c’è più battito” viene ripetuta circa una gravidanza su quattro. Quell’immagine bianca e nera ferma sullo schermo dell’ecografo, così silenziosamente immobile, gela anche i pensieri. Per pochi istanti tutto si blocca e la mente si prepara a quello che sta per accadere.

Piccolo Lorenzo, oggi il mio pensiero vola con te. E come allora ti auguro buon viaggio, ovunque tu sia.